touch me please—love as body horror è una lecture-performance che riflette sulla forza trasformativa della contaminazione. Un viaggio attraverso diverse sfere del conoscere e dell'agire: dalla lettura biomedica del corpo, passando per l’immunologia e la (bio)politica, fino al destino incerto di un’isola di rifiuti. Questo esperimento mira a contribuire alla nostra comprensione in continua evoluzione e al coinvolgimento creativo nella relazione sé-altro, nello sfumare e confondere i vari confini che sono intrinsecamente complessi e intrecciati.

Funziona come una risposta preliminare alla domanda: come possiamo sviluppare un modo di rapportarci al mondo che sia relazionale e in continuo divenire, andando oltre le narrazioni essenzialiste e oltre i desideri reattivi di rinchiudere la vita entro forme pure e immutabili?