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Residenze e fellowships
Diana Anselmo, Andrea Canepa, Edoardo Lazzari
Residenze
Residenze
La Scuola ospita ogni anno quattro artistə, con una pratica già affermata in campi disciplinari differenti, e il cui lavoro sia in dialogo con i temi del programma generale. Le residenze, della durata di 3 mesi, sono dedicate alla ricerca e finalizzate allo sviluppo di un progetto, una committenza o una mostra. Lə artistə in residenza sono coinvoltə attivamente nell’attività formativa della Scuola, al cui programma contribuiscono in qualità di tutor, svolgendo attività di mentorship, tenendo workshop e condividendo il proprio percorso di ricerca. La partecipazione alle residenze avviene su invito diretto dell’istituzione.
Fellowships
Il programma di fellowship offre spazi di lavoro e borse di ricerca ad artistə, curatorə e autorə emergenti, di provenienza internazionale, nazionale o locale. La fellowship, della durata di 3 o 5 mesi, è un’opportunità per concentrarsi sulla propria ricerca e sui progetti in corso, entrando in contatto con la comunità artistica della Scuola. Il programma consente di ricevere e allo stesso tempo offrire formazione, di collaborare con altrə partecipanti provenienti da diversi contesti culturali e ambiti disciplinari e di contribuire ai programmi pubblici della Scuola. Le fellowship sono assegnate su invito o tramite bando aperto. Nel corso dell’anno sono selezionatə 4 partecipanti internazionali o nazionali, mentre 4 borse sono riservate a partecipanti di base a Venezia.
In corso
Andrea Canepa è un’artista visiva cresciuta sulla costa del Perù e attualmente residente a Berlino. Lavora principalmente con installazioni, sculture, tessuti e performance. Ha studiato Belle Arti a Lima e Valencia e ha conseguito un Master in Arti Visive e Multimedia presso l’Universidad Politécnica de Valencia. Ha ricevuto borse di studio dalla German Art Fund Foundation, dal Senato per la Cultura e l’Europa di Berlino, dalla Fondazione Endesa (ES) e premi come il Premio ARCO della Comunità di Madrid per giovani artisti e il Premio Generaciones (ES). Ha partecipato a numerose residenze tra cui Gasworks (UK), Jan Van Eyck Academie (NL), Cité des Arts (FR), Bauhaus Masters’ Houses (DE), MATADERO (ES), Tokyo Wonder Site (JP), Beta Local (PR) ed è stata beneficiaria della borsa di studio dell’Accademia di Spagna a Roma nel 2018-2019. Ha esposto in mostre personali al MSU Broad Museum nel Michigan, al De Appel di Amsterdam, all’Istituto Culturale Peruviano-Americano - ICPNA di Lima, al Domus Artium Museum di Salamanca, al Museo di Teruel e al Sant Andreu Contemporani di Barcellona. Le sue opere fanno parte di collezioni come il CA2M, l’IVAM, il Museo de Teruel (ES), il MSU Broad Museum (USA) e di fondazioni come Endesa, Montemadrid, DKV e Inelcom (ES), la Fondazione Bauhaus Dessau (DE) e il MASM (PE).
Edoardo Lazzari è curatore indipendente, educatore e dottorando presso l’Università La Sapienza di Roma, dove indaga i dispositivi assembleari all’interno delle pratiche artistiche performative, intesi come processi istituenti di realtà, metodologie ecologiche e politiche di convivenza tra corpi.
Negli ultimi anni, ha curato e condotto public program, progetti pedagogici e partecipativi in istituzioni museali (Palazzo Grassi - Punta della Dogana, Peggy Guggenheim Collection, La Biennale di Venezia, MUDAM Luxembourg) e non (Biennale Urbana, Catalysi Festival, Venere in Teatro, Fondazione Lac o Le Mon). Ha collaborato con Piersandra Di Matteo nella creazione del volume performance + curatela (Luca Sossella Editore, 2021) e tradotto il saggio di Bernard Voilloux Palcoscenici Fantasma. Gisèle Vienne (Nero Editions, 2022). I suoi testi sono apparsi in riviste scientifiche come Biblioteca Teatrale, TURBA Magazine, Culture Teatrali, Polèmos e OFFICINA, ma anche su Antinomie, Cut/Analogue e Opera Viva, e nelle pubblicazioni Training for the Future (Sternberg Press, 2022), Civitonia (Nero Editions, 2022), Scrivere in Residenza (Biennale di Venezia/bruno, 2018).
Nel 2019 ha co-fondato la piattaforma artistica e curatoriale Extragarbo. Vive e lavora a Venezia dove ha co-gestito e curato lo spazio culturale Bardadino (2020-2023) e collabora regolarmente con l’Università Iuav di Venezia nel corso di laurea magistrale in Teatro e Arti Performative e nel Master Movies – Moving Images Arts.
Diana Anselmo è artista visivo e performer Sordo, attivista ed essere umano improvvisato. Bilingue LIS e Italiano, esordisce con la sua prima performance Autoritratto in 3 atti (2021), tutt’ora presentata in vari festival italiani e non (Serbia, Svizzera, Portogallo, Germania, Cipro).
All’estero esordisce a Berlino, performando ne Le Sacre du Printemps (2022) di Xavier Le Roy. Recentemente ha esposto la sua prima mostra Je Vous Aime in Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2024), ed ora è rappresentato dalla Galleria Eugenia Delfini.
È tra i fondatori di Al.Di.Qua. Artists, prima associazione europea di categoria di e per artistə con disabilità, per la quale ha partecipato in vari Festival europei (Svizzera, Svezia, Olanda, Lettonia). È membro più giovane del Cultural Advisory Board del British Council.