È solo un lungo tramonto

Jacopo Giacomoni

06/06/2025

Performance

È solo un lungo tramonto è un meccanismo di distorsione testuale per un teatro della dimenticanza, per una hauntology teatrale. 
Giacomoni racconta: "Ho registrato i ricordi di mio padre, li ho trascritti e li ho dettati al mio computer, che li ha a sua volta trascritti. Li ho poi riletti, ridettati e nuovamente trascritti, in un processo iterativo che progressivamente slogava il testo, come la memoria di mio padre è slogata dalla demenza. «The time is out of joint». Viviamo un presente che non si può ricordare, infestato da un passato che non si può dimenticare. È una lenta disintegrazione verso il silenzio. Non ci sono colpi di scena, forse non c’è nemmeno un dramma. È solo un lungo tramonto."

Info: 
Durata 180’ 
Lə spettatorə sono invitatə ad arrivare all’inizio della performance. Potranno poi muoversi liberamente nello spazio, entrare e uscire a loro piacimento. 

di e con Jacopo Giacomoni
sound design Alessandro Gambato
video e visual Furio Ganz
assistenza e grafica Eleonora Bonino
un grazie speciale ad Alessandro Sciarroni
coproduzione con Teatro Stabile di Bolzano
in partnership con gARTen – Festival di teatro nel parco di Fondazione Claudia Lombardi per il teatro (Lugano)
con il supporto di European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA
con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia, Operaestate / CSC di Bassano del Grappa

BIO
Jacopo Giacomoni è drammaturgo, performer e musicista. La sua pratica intreccia scrittura, corpo e suono per attivare dispositivi teatrali ludico-rituali in cui lo spettatore è coinvolto in cortocircuiti di tempo e percezione. Laureato in Filosofia con una tesi sull’esistenza dei personaggi fittizi, ha vinto nel 2024 il Bando Autori di Biennale Teatro con il testo Tacet e, nel 2023, la menzione speciale Franco Quadri al Premio Riccione con È solo un lungo tramonto. Sviluppa opere che aggrediscono testi esistenti, mettono in scena elezioni tragiche, funerali immaginari e giochi per una seconda vita teatrale. Come performer fonde la pratica attoriale con l’improvvisazione libera al sassofono e la ricerca sui suoni non idiomatici.